Kosta Boda, l’arte del vetro svedese tra tulipani e navi

Kosta Boda, l’arte del vetro svedese tra tulipani e navi

Da Morandin le straordinarie opere di Ulrica Hydman e Bertil Vallien maestri del design

C’è tempo fino a domenica prossima per scoprire la nobile arte del vetro di marca svedese, firmata dalla casa Kosta Boda (fonda­ta nel 1742) e di cui il negozio Morandin Regali di via Palestro ac­coglie una ricca e straordinaria collezione di pezzi d’autore anco­ra per pochi giorni. Ulrica Hydman-Vallien e Bertil Vallien sono i maestri del vetro che Anna Morandin e il figlio Stefano accolgono nell’ala del negozio trasformata in una galleria «temporanea», ele­gante e luminosa, affacciata su via Palestro davanti a Casa dei Carraresi, a creare quasi un singolare itinerario di mostre in città (nel palazzetto di Fondazione Cassamarca ci sono i tesori dei Ming). Ulrica e Bertil, legati nella vita (sono marito e moglie, entrambi hanno 72 anni) oltre che nell’attività artistica, sono le fir­me di punta di Kosta Boda, la più antica fornace di vetro della Svezia, la cui produzione è nota in tutto il mondo per il designer fortemente innovativo che si impone con stile e leggerezza nel contempo. Oltre all’antologica di Morandin, in questi mesi anche Harrod’s a Londra dedica un’esposizione alla produzione della fabbrica svedese. Ma quella di Treviso di evidenzia per l’originale allestimento, ideato da Stefano Morandin ispirandosi agli elemen­ti da cui nasce il vetro (acqua, fuoco e sabbia), ma soprattutto per l’estremo valore delle opere esposte. La prima sala è dedicata a Ulrica Hydmann-Vallien, di cui sono straordinari per eleganza e cro­mie (oro, rosso, blu) i vasi, i crateri, le piccole sculture e gli ele­menti d’arredo in cui introduce i temi dei miti classici, della figu­ra femminile, dei sanguigni tulipani.

Pezzi unici che compongono un giardino coloratissimo, antici­pando la sala dove sono esposti i capolavori in vetro del marito Bertil, la più famosa griffe del design svedese e un vero maestro della fusione (o formatura) in sabbia, tecnica particolarmente so­fisticata e delicata. Basta, infatti, tenere la fusione del vetro pochi minuti in più per veder vanificare un lavoro che richiede giorni e giorni di preparazione. Di Bertil Vallien al centro della galleria, su un immaginario specchio d’acqua, Morandin espone la bellissi­ma nave blu (un omaggio alla storia marinara del popolo scandi­navo), opera destinata a musei e collezionisti, composta da un in­volucro in vetro trasparente che racchiude altre minuscole scul­ture dello stesso materiale, veri gioielli in uno scrigno. Con l’o­maggio a Kosta Boda (e dopo quello a Venini di Murano), Moran­din si conferma come punto di riferimento per promuovere la cul­tura del vetro d’arte nella Marca e nel Veneto. Informazioni: tel. 0422.543651.

Tratto dalla “Tribuna di Treviso -Cristiana Sparvoli”