Morandin si rifà il look «Ardire per non morire»

Morandin si rifà il look «Ardire per non morire»

TREVISO — Nel centro che boccheggia e fatica a ripartire, c’è però pure chi investe. Morandin si rifà il look e dà il via a una nuova stagione trevigiana: «Rimanere fermi vuoi dire morire – dicono Stefano Morandin e la moglie Cristina -. Speriamo di essere da stimolo anche per altri in città, perché il cambiamento e l’innovazione portano benefici per tutti». Le mura chiudono una città troppo uguale a sé stessa, che rischia poco e non si spinge oltre. Morandin invece ha fatto il passo inverso. Nei quattro diversi ambienti del negozio si mescolano pareti affrescate d’antico e moderni graffiti, scheletri di finestre arrugginite che accolgono porcellane e cristalli, complementi di arredo classici e vasi di design. Un colpo d’occhio che non passa certo inosservato: «I turisti che passano qui davanti entrano sempre, attirati dalle vetrine e dai prodotti, perché abbiamo saputo andare oltre il negozio tradizionale – rivelano i titolari -. Si cambia per rimanere al passo coi tempi e attirare ogni tipo di pubblico». A pochi passi da via Palestro ci sono negozi sfitti, c’è chi chiude e chi si lamenta, chi annuncia drastici provvedimenti per sopravvivere e chi temporeggia in attesa di momenti migliori. Investire cifre sostanziose in una Treviso sofferente, quando i colleghi a volte perdono anche le speranze, è segno di fiducia: «Questa città ha una grandissima forza, è la miglior piazza possibile per il commercio, ma non sa vendersi in Italia né all’estero -riflette Morandin -, e se lo fa, lo fa male. Per questo serve il contributo di tutti, e per questo abbiamo cominciato noi». L’attività è aperta dal 1958: da allora la famiglia con passione continua a credere nel progetto. «Viaggiare, importare, scoprire, creare: è questo il futuro del commercio».

Tratto da “Corriere del Veneto-S.Ma-“